DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
18/03/2013 - FP

A Modica i comunali protestano

 

Perché riprendiamo a manifestare. Diritti e dignità alla base delle nostre rivendicazioni

Mancano pochi giorni alla maturazione del terzo stipendio non pagato ( dicembre 2012, febbraio e marzo 2013) mentre si va consolidando il debito per competenze e accessori riconosciuti, non ancora saldati e già quantificati.

La linea di rispetto nel rapporto amministrazione Buscema - sindacati  aziendali riprende il percorso della curva al ribasso con la nostra viva preoccupazione che in vista del capolinea, il disinteresse, la fuga collettiva dalle responsabilità possa emergere presentando un conto che, ancora una volta, i dipendenti comunali dovrebbero pagare e sostenere senza averne sinceramente le forze.

Il costo economico finanziario già pagato non dà la cifra esatta di quanto accaduto nel corso di questi anni. C’è un prezzo ancora più alto che abbiamo  fronteggiato e che ha inciso sull’economia delle nostre famiglie, sulle umiliazioni subite per i ritardi e le omissioni nei pagamenti a soggetti terzi, sul futuro dei nostri figli, danno grave, non rimediabile e non motivabile, costretti ad un destino che non è quello che avevamo sognato per loro.

La risposta a questo stato di cose non può essere la timidezza nel riconoscere il nostro sacrificio, il silenzio o peggio l’assenza ad ogni possibilità di dialogo.

Comprendiamo ma non condividiamo l’atteggiamento dell’amministrazione che non vede l’ora di scendere dal vascello in tempesta ma riteniamo che l’ esposizione di ogni ragione, anche la più cruda, debba ritrovarsi attorno ad un elementare esercizio democratico che si chiama confronto, nella lealtà e nella trasparenza, perché utile a superare difficoltà condivise.

Quando l’abbiamo ottenuto è stato un insuccesso: mai un piano  di pagamento coerente con le previsioni  con  numeri e poste di entrata e uscita che per noi è stato troppo facile giudicarlo inaffidabile e non coerente.

Rivendichiamo ancora una volta e oggi il sacrosanto diritto di conoscere i movimenti di cassa con le entrate e le uscite per verificare la priorità di pagamenti e i loro criteri di evasione.

Non può essere sopportabile l’atteggiamento tenuto sin qui dall’amministrazione che è sembrato dedursi da quello irriguardoso e irriverente, per non dire altro, del dirigente del settore bilancio che non tenendo un confronto sulla crisi dei pagamenti degli stipendi abbandona la sede della delegazione trattante lasciando tutti con un palmo di naso. E’ l’occasione per ricordare che questo atteggiamento non solo ha  offeso la delegazione ( RSU rappresentanza democratica eletta dai dipendenti comunali con voto a suffragio universale, segretari dei sindacati provinciali e aziendali, ed è bene  ricordarlo a chi non lo sa)) ma anche chi, come il segretario generale, rappresenta e coordina, in modo esemplare, la parte pubblica della delegazione.

Per tale ragione si è deciso di organizzare l’assemblea di questa mattina non solo per reclamare un legittimo diritto, e non una prebenda o un favore come lo intende qualcuno con i suoi comportamenti, ma anche per rivendicare la necessità di un confronto serio e rispettoso sui numeri e sulle intenzioni che possa in uno riconciliare la necessità di avere gli stipendi con l’opportunità di praticare la buona politica coerente, sino alla fine, con le responsabilità che sono state assunte in nome e per conto degli elettori e della governabilità di questa Città.

 

Cordiali Saluti

 

 

F.P. CGIL                                                  CISL FP                                                           UIL FPL

S. Terranova                                       B. Di Martino Russo                              E. Rizzone