DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
16/01/2012 - UFFICIO STAMPA

CGIL,CISL,UIL. Grande allenza per lo sviluppo

La grande manifestazione per il lavoro  e lo sviluppo del 14 gennaio (oltre 5 mila persone in piazza ) segna una svolta nei rapporti tra sindacato, imprenditoria,  associazionismo e libere professioni che assieme alla Chiesa cattolica si vogliono scommettere sul futuro della comunità iblea. Una grande alleanza, una sorta di patto territoriale per il rilancio e lo sviluppo della nostra provincia.

Il Tavolo Tecnico istituito presso la Camera di Commercio ha avuto l'intuizione di comprendere le difficoltà di tutto il nostro sistema produttivo, il dramma della disoccupazione, la nostra marginalizzazione per l'assenza di infrastrutture, il peso di una leva fiscale strabica e poco solidale, l'assenza del governo nazionale e regionale, l'inadeguatezza della politica rispetto ai bisogni della comunità che non intende rassegnarsi al declino e al suo declassamento.

Il 14 gennaio è stato siglato un nuovo patto col territorio alla luce del sole e sottoscritto da una imponente presenza di cittadini che ne hanno condiviso lo spirito e gli obiettivi.

Adesso inizia la seconda fase, quella degli incontri col governo nazionale e regionale  che dovrà essere accompagnata dal contestuale rafforzamento e consolidamento del Tavolo Tecnico che dovrà  adeguare constantemente la piattaforma rivendicativa e gestire i rapporti con le istituzioni.

CGIL – CISL – UIL nel riconfermare il loro proficuo impegno all'interno del Tavolo Tecnico e nel ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, esprimono viva soddisfazione per l'esito dell'obiettivo raggiunto e manifestano profonda preoccupazione per le iniziative di “Forza d'urto” volte a produrre forme di ribellismo sterile sfruttando la rabbia e il malessere dei lavoratori, dei produttori, dei commercianti e di quanti non sono più disposti a subire questa fase recessiva. Cgil – Cisl- Uil stigmatizzano il ricorso alle forme di lotta  volte a bloccare il trasporto dei nostri prodotti, a paralizzare il commercio, ad imbonire gli studenti..... a determinare, insomma, un ulteriore clima di tensione  in un momento in cui, al contrario c'è bisogno della ricerca di una nuova coesione sociale.