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23/06/2011 - SPI

Modica. Primo bilancio dello Sportello della Salute

 

Lo “Sportello Salute”, che lo SPI CGIL ha attivato il 1° giugno scorso, si sta rivelando strumento efficace per la verifica del sistema dei servizi sanitari offerti dall’Asp di Ragusa.

Questa mattina nella sede dello SPI CGIL di Modica, in Piazza Corrado Rizzone, si è tenuta, a questo proposito, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il segretario generale dello SPI CGIL di Ragusa, Roberta Malavasi, il segretario provinciale dello SPI, Saro DeNaro, il responsabile del Distretto di Modica dello SPI, Piero Pisana e il responsabile del Dipartimento Sanità dello SPI, Salvatore Rando.

Dalla ricognizione effettuata nel territorio del comprensorio di Modica sono emersi dei punti di criticità, evidenziate dalla proteste raccolte dagli utenti e illustrate da Salvatore Rando. In particolare: la sospensione del Poliambulatorio di infertilità di Ragusa per mancanza di personale ( stamani erano presenti alcune donne che hanno testimoniato il loro disagio). Dovrebbe funzionare con 14  unità e invece ne sono impiegate solo nel servizio ospedaliero 7; le difficoltà emerse nel servizio di neurologia di Modica e Scicli che è mal organizzato al punto che non viene garantita la continuità di prestazioni; l’atavico problema delle lunghe liste d’attesa ( per una colonscopia a Modica ben 13 mesi e in alternativa, come ha denunciato un cittadino, la necessità di andare in intramoenia dovendo però spendere 152 euro); il pronto soccorso di Modica da solo non può garantire le emergenze di tutto il territorio del comprensorio, peraltro impegnato a fronteggiare l’emergenza immigrati che  aggiunge problemi ai problemi;la riduzione sistematica dei posti letto e il mancato funzionamento del PTA ( Prestazione trattamento di emergenza) a Scicli che seppur inaugurato non decolla.

La SPI CGIL si farà carico, sulla scorta di queste valutazioni, di chiedere un incontro con il direttore generale dell’Asp di Ragusa per affrontare nel merito la questione nella sua globalità. Il sindacato si farà anche carico a settembre di promuovere, insieme a CISL e UIL, un momento ampio di riflessione sulla attuazione della Riforma Sanitaria in Sicilia a due anni dal suo varo.

“Le situazioni che gli utenti denunciano non sono di poco conto- dichiara Roberta Malavasi- quando si parla di salute non contano i calcoli ragioneristici nel senso che il diritto alla salute, che lo SPI difende strenuamente, va garantito a tutti senza che i direttori generali alla fine debbano far quadrare non solo i conti ma i risparmi di gestione. Lo “Sportello Salute”a  meno di un mese dal suo varo sta centrando gli obiettivi per cui è nato. Uno strumento di rilevazione dei punti critici che apre un confronto serio e sereno con il direttore generale dell’Asp, Ettore Gillotta, perché sulla scorta di nostre proposte possiamo dare risposte e soluzione alla legittima domanda di salute dei cittadini.”

 

 

 

L’Ufficio Stampa