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04/06/2011 - FP

Alla Busso. Violenza in assemblea UGL. Denuncia CGIL

 

 

               Una circostanziata denuncia è stata inoltrata, oggi, dal segretario provinciale della F.P. CGIL di Ragusa, Giovanni Lattuca al Procura della Repubblica di Ragusa, alla Digos di Ragusa a S. E. il Prefetto di Ragusa, al Sindaco di Ragusa e all’impresa Busso Sebastiano srl di Giarratana che gestisce il servizio NU nella Città capoluogo.

Questi i fatti narrati da Giovanni Lattuca:

                “  Questa mattina alle ore 06.30 nel cantiere di Ragusa Impresa Busso Sebastiano srl di Giarratana, che svolge il servizio di R.S.U. in tutto il territorio comunale di Ragusa, si è tenuta l’assemblea organizzata dalla sola sigla sindacale dell’ UGL.

Durante l’incontro ( alla presenza di molti preposti dell’azienda ), il responsabile aziendale dell’UGL, il sig. LAURINO MICHELE, al cospetto del  Segretario prov.le di Categoria, il sig. PALERMO EUGENIO, si scagliava violentemente contro il lavoratore, LO PRESTI GIANFRANCO, colpendolo con un gran ceffone. Le conseguenze dell’incivile gesto hanno provocato al lavoratore un pesante e preoccupante trauma.

Solo grazie all’intervento di un medico, il dr. DI STEFANO GIOVANNI, che in quel momento si trovava in cantiere per visitare i lavoratori neo assunti,  si sono evitate tragiche conseguenze.       

Accertato lo stato di salute precario il medico ne disponeva il trasferimento in Ospedale per gli accertamenti del caso.

La CGIL tutta nel condannare il metodo violento e incivile nell’affrontare la dialettica sindacale, si stringe intorno al lavoratore, esprimendogli solidarietà e vicinanza.

La CGIL porrà in essere tutte le azioni necessarie perché sin da lunedì 6 giugno c.a. possano essere adottate le misure necessarie, cautelative e giudiziarie, affinché fatti del genere non si verificano mai più all’interno del cantiere di Ragusa.  

La CGIL condanna, senza appello alcuno, il gesto rilevando, increduli, come alcuni soggetti  possono esercitare l’azione sindacale non già a difendere i diritti dei lavoratori ma a percuoterli con violenza. 

Attesa la gravità dei fatti, non è la prima volta che accadono episodi di violenza in questo cantiere, e considerato che il 19 maggio u.s.. la scrivente O.S., tramite comunicato, aveva informato l’azienda dei fatti che si stavano verificando all’interno del cantiere, preso atto che  l’altro ieri si era verificato l’ennesimo alterco tra due lavoratori, per giunta dinanzi a dei preposti e davanti al capo-personale (che si sono guardati tutta la vista  è nessuno di loro è intervenuto per sedare gli animi ), ci appare improcastinabile e necessario che l’azienda si attivi, immediatamente, al fine di adottare tutte le misure previste dalle norme e dal contratto, come la sospensione cautelativa sino al licenziamento, nei confronti di tutti coloro che usano il metro della violenza per confrontarsi con i lavoratori.”

L’ufficio stampa