DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
08/10/2010 - UFFICIO STAMPA

Studenti in Piazza. La CGIL sostiene la lotta

 

Anche a Modica, come in tutta Italia, oltre 2. 000 studenti delle scuole medie superiori sono scesi in piazza per manifestare contro la legge 133 “Tremonti-Gelmini”. Massiccia l'adesione allo sciopero: il 95% degli studenti ha partecipato allo sciopero non entrando a scuola. Il corteo che si è snodato lungo le vie della città, è stato molto partecipato, colorito, coreografico ed ha invaso pacificamente la Piazza Matteotti.

 Il previsto comizio conclusivo si è trasformato in una qualificata assemblea degli studenti di tutti gli istituti della città. Hanno preso la parola, numerosi rappresentanti degli studenti, il referente di Libera Gianluca Floridia.

Inoltre, con grande soddisfazione degli studenti, si è unito al dibattito il Sindaco della Città di Modica Antonello Buscema.

Il Sindaco ha ricordato la prestigiosa storia culturale della nostra città, che potrebbe essere compromessa dai tagli del governo Berlusconi. Ha, inoltre, ringraziato gli studenti per la partecipazione quantitativa e qualitativa e lo spiccato senso critico dimostrato negli interventi. Con l'intervento del Sindaco si è ulteriormente rafforzato il rapporto sinergico tra il movimento studentesco e le istituzioni cittadine.

 Ha concluso il dibattito il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola.

Il segretario ha parlato degli effetti immediati e futuri dei tagli imposti dal governo al mondo dell'istruzione pubblica.

Tra i problemi più gravi che riguardano tutte le scuole d'Italia, ma soprattutto quelle del Meridione e della nostra provincia, è insistente quello della sicurezza degli edifici: aule inadeguate e insufficienti e costruzioni fatiscenti mettono a rischio quotidianamente i giovani studenti.

Concludendo, Giovanni Avola ha ricordato che la CGIL sarà sempre a fianco degli studenti che lottano per difendere il proprio diritto alla formazione.

 Gli studenti si sono dati appuntamento nei prossimi giorni per continuare la lotta, oggi soltanto iniziata.