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25/03/2014 - SILP

Giorgio Pluchino confermato segretario provinciale

Si è svolto a Ragusa il quarto congresso provinciale Silp

Confermato Giorgio Pluchino a segretario generale. “Le emergenze in provincia non sono finite”

                       

 

Il 4° congresso provinciale del SILP per la CGIL, uno dei maggiori sindacati di Polizia, tenutosi nella sala convegni della Camera del Lavoro “Feliciano Rossitto” di Ragusa, ha confermato, come segretario generale, Giorgio Pluchino, che nel maggio dello scorso anno aveva già raccolto “in corsa” il testimone da Maurizio Campo.

E’ stata confermata anche la squadra di segreteria, di cui fanno parte Vito Licitra e Giuseppe Gianì.

Al dibattito, che si è sviluppato sul tema “Poliziotti oggi: tra richieste di sicurezza e tutela degli operatori”, hanno partecipato Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa, Luciano Cirri, segretario generale regionale del SILP, Mario Roselli, segretario nazionale del SILP, oltre ai segretari provinciali del SILP di Catania, Siracusa, Agrigento ed Enna, al Questore di Ragusa Giuseppe Gammino ed al Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Ragusa, Gaetano Di Mauro.

Tra gli argomenti che impegnano con più urgenza il SILP c’è sicuramente l’ipotesi di chiusura di moltissimi uffici di Polizia, tra cui la Sezione Polizia delle Comunicazioni di Ragusa e del Distaccamento di Polizia Stradale di Vittoria, che comporterebbe un risparmio praticamente nullo a fronte della perdita di punti di riferimento altamente specializzati per la cittadinanza; ipotesi che ha trovato un muro compatto nell’opposizione dei sindacati.

Altro punto dolente è l’emergenza sbarchi, che da mesi impegna ininterrottamente i poliziotti di questa provincia al Centro di Primo Soccorso di Pozzallo e in tutto quello che ruota intorno, e che rischia di mandare il tilt il buon funzionamento del “sistema sicurezza”.

“Il rischio, concreto, dichiara Giorgio Pluchino, è che l’emergenza, se tale si può ancora definire, venga sfruttata per dare fondamento a necessità inesistenti o legittimare scelte discutibili, come quella di sistemare parte dei mille migranti sbarcati il 19 marzo in una struttura nelle campagne di Comiso, distante parecchi chilometri da Pozzallo, comunque inadatta ed inadeguata allo scopo”.