DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
18/05/2012 - UFFICIO STAMPA

No MUOS. Sospendere i lavori

 

Sospendere in tempi brevissimi i lavori di costruzione nell’area dell’antico feudo ULMO di Niscemi, riserva Sughereta, i lavori di costruzione del MUOS in fase di avanzato completamento; mettere in campo un serio, credibile e civile movimento di opinione per contrastare un disegno bellico che segna una tappa fondamentale dello sviluppo tecnologico votato alla guerra e alla distruzione.

La parola d’ordine, insomma, è fare presto.

Queste la sintesi della conclusione dell’iniziativa della CGIL di Ragusa tenutasi ieri nella sala Avis di Ragusa e che ha visto la nutrita partecipazione dei movimento NO MUOS della provincia di Ragusa, del PD di Ragusa, di associazioni e di movimenti del volontariato.

Giovanni Avola, segretario generale della CGIL ha fatto un cronistoria dei fatti che hanno determinato gli ultimi sviluppi ricreando il clima vissuto trenta anni fa quando la pubblica opinione siciliana e d’oltre stretto contrastò il disegno americano della base missilistica Cruise a Comiso.

Veramente altri tempi rispetto a quanto sta accadendo per la base di Niscemi, (dove è stata evidenziata da Peppe Calabrese del PD di Ragusa una insufficiente partecipazione alla protesta nelle due iniziative tenutesi nelle scorse settimane), dove si vogliano installare tre antenne satellitari del diametro di 18 metri cadauna con un impatto elettromagnetico capace di arrostire un volatile al suo passaggio sull’onda, laddove già esiste un impianto di quarantuno antenne a ragnatela che trasmettono a bassa e media frequenza. Di antenne MUOS ne esistono localizzate in tre posti al mondo: nelle isole Hawaii, in Virginia e in Australia tutte in zone desertiche. La loro localizzazione in Sicilia non solo annienterebbe le vocazioni e le produzioni di un territorio ricco e prospero, ma metterebbe a grave rischio oltre la salute, come ha sostenuto Peppe Scifo segretario della Camera del Lavoro di Vittoria un’area che si doterebbe di un obiettivo da abbattere da parte di  potenze militari, nemiche eventuali degli Stati Uniti, ma non belligeranti con l’Italia.Trovarsi in guerra, insomma senza esserlo. Il Mar Mediterraneo ritornerebbe ad essere un’area ad altissimo rischio ed è proprio sul tema del “No al MUOS per un Mediterraneo di Pace” che è stata annunciata una grande manifestazione a Vittoria domani alle 19.00 con la partecipazione dei movimenti, della CGIL, delle istituzioni e dei partiti della Città.

 Tutto nasce da un accordo del 2001, sostiene Peppe Cannella del movimento No Muos di Modica, tra il Ministero della  difesa americana e il Presidente del consiglio Berlusconi senza un coinvolgimento del parlamento ne delle commissioni specifiche dei rami del parlamento con la Regione Siciliana che nel 2007 da un parere sui lavori da effettuare senza alcun intervento di merito sulla scelta operata. Ciò che sta accadendo a Niscemi è di una pericolosità estrema e bisogna fermare l’avanzamento dei lavori coinvolgendo il governo siciliano e l’Ars perché si faccia una seria pressione per bloccare il cantiere.

La CGIL nazionale su questo argomento farà il punto della situazione martedì 12 p.v. giugno nella sede della CGIL di Catania con i responsabili dei dipartimenti che hanno posto la questione NO MUOS al centro del dibattito che deve, secondo Antonio Riolo, segretario regionale della CGIL, essere complessivo chiamando alla mobilitazione non solo le scuole, le istituzioni e la classe imprenditoriale siciliana ma anche la Chiesa  che su questa tema non può essere indifferente perché riguarda la qualità della vita di centinaia di miglia di cittadini e delle future generazioni.

 

 

 

 

 

 

 

L’ufficio Stampa