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NO AL MUOS

Il dibattito che si è acceso nella nostra provincia sulla costruenda stazione per il sistema di comunicazione ad alta frequenza della Nato, meglio nota come Muos, all'interno della riserva naturale Orientata Sughereta di Niscemi, rischia di sclerotizzarsi tra timbri ideologici, bandiere partitiche e contrapposizioni in qualche Consiglio Comunale. Le uniche nette e chiare prese di posizione riguardano il Consiglio Provinciale, il Sindaco di Vittoria e i comitati no Muos che si sono costituiti nella città di Vittoria.                       

Ritengo che il giudizio sui pericoli del Muos deve essere espresso dalla comunità iblea attraverso i consigli comunali e il pronunciamento delle forze sociali e quindi sottratto alla strumentalizzazioni dei singoli

L'impatto del Muos è sicuramente devastante per il nostro comprensorio come testimoniano una miriade di pareri espressi da autorevoli accademici e delle agenzie specializzate. Danni ambientali incalcolabili, possibili interferenze con i sistemi di volo dell'aeroporto di Comiso di prossima apertura, pericoli enormi per la salute per via dell'esposizione ai campi elettromagnetici.

Le valutazioni tecnico-scientifiche condotte dall'Arpa Sicilia sono, a parere degli esperti, contraddittorie e carenti.

Bisogna immediatamente chiedere la sospensione del protocollo d'intesa siglato tra Regione Siciliana e Ministero della Difesa nel giugno 2011, per consentire un monitoraggio delle sorgenti di campi elettromagnetici nel nostro territorio e una verifica sul reale impatto della stazione Muos su tutto l'ecosistema.                                                  

La conferenza dei sindaci allargata alle forze sociali, com'è avvenuto per il riordino della sanità, per il piano paesistico, per welfare e finanza locale, mi appare la sede più idonea per affrontare l'intrigata e complessa vicenda Muos. Invito pertanto il presidente della conferenza dei sindaci a valutare la opportunità di indire una assemblea provinciale sull'argomento.

                                                   Giovanni Avola