DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
08/03/2012 - SPI

Welfare e crisi del Distretto. Convegno CGIL

 

Si è svolto il convegno organizzato da CGIL, SPI FILCAMS e FP, presso i locali dell'Auser, sul tema Il welfare al tempo della crisi nel Distretto 44 di Ragusa.

 La segretaria generale SPI CGIL FILCAMS Roberta Malavasi, ha introdotto il confronto pubblico  presentando un quadro sintetico ed esaustivo della situazione degli anziani in Italia: uno su due vive in condizioni di disagio socio-economico a fronte di una diminuzione del 28% dell'affidamento di servizi sociali da parte dei Comuni.

 Il Coordinatore della Camera del Lavoro della città di Ragusa, Nicola Colombo, ha  illustrato la situazione generale: il fondo delle Politiche Sociali è passato dai 929 milioni del 2010 ai 274 milioni del 2011.

In città, e nel Distretto socio-sanitario 44 la situazione sembra essere meno preoccupante. La concertazione avviata dal Sindacato col Comune si è risolta positivamente, per gli utenti di tali servizi innanzitutto, e per i lavoratori.

Nicola Colombo ricordando che esistono comunque ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda l'approccio, ha parlato di servizi che devono essere guadagnati e non resi nella passività e di welfare della partecipazione. Ha affermato, infine, che in città esiste un solo Centro Anziani, in piazza Vann'Antò ed è quindi indispensabile pensare ad un decentramento, a Ibla e nella zona superiore. 

L'Assessore ai Servizi Sociali di Ragusa Francesco Barone, ha dato atto al sindacato dell'ottimo lavoro di concertazione fatto per per garantire il mantenimento dei servizi sociali sullo stesso livello del 2011. Ha poi condiviso la riflessione sul futuro, non certo roseo, che il Comune di Ragusa dovrà affrontare, poiché esistono, già oggi, campanelli di allarme che fanno capire come le risorse saranno ulteriormente tagliate con nuovi e ben più gravi problemi per il settore dei Servizi Sociali.

Angelo Tabbì, responsabile provinciale Dipartimento Sanità FP CGIL Ragusa, ha efficacemente  illustrato la complessa situazione della Sanità Pubblica nel Distretto 44.

Il giudizio nelle sue considerazioni conclusive è decisamente negativo, la direzione Sanitaria è vittima di una visione ragionieristica e di quadratura dei bilanci con  conseguenze che vanno a discapito degli utenti. L'integrazione mancata tra  servizi sociali e assistenza sanitaria produce gravi danni anche economici, l'ospedalizzazione forzata costa dieci volte in più di un'efficace assistenza domiciliare.Infine, fa notare Angelo Tabbì, il rapporto Sanità Pubblica-Sanità Privata è unicamente a sfavore della prima con trasferimenti di risorse, sempre più consistenti, verso la seconda. Ciò è soprattutto conseguenza del perverso rapporto clientelare tra poteri forti della politica e servizio pubblico.

Salvatore Tavolino, (Segretario FILCAMS), ha ricordato che il Protocollo col Comune ha un importante significato qualitativo ma occorre ora tradurlo all'interno delle aziende.

Nel dibattito scaturito, si è registrato il contributo dei rappresentanti delle Centrali Cooperative, anch'esse impegnate in prima fila nell'attuazione dei servizi.

Pino Occhipinti per la Lega Coop ha riconosciuto i risultati della concertazione e ricordato che le Cooperative hanno scelto di mantenere i servizi, nonostante i tagli economici.

Gianni Gulino di Confcooperative ha auspicato un dialogo nuovo ricordando che la crisi va affrontata senza piangersi addosso, il settore richiede più risorse perché il sociale è un ambito che lo richiede e lo merita.

Roberto Roccuzzo, della Cooperative Medicare, dopo aver ricordato la gravità della crisi ha affermato che a Ragusa il punto di forza è rappresentato dalla grande capacità di dialogo tra i soggetti interessati e dalla capacità di innovazione che si riuscirà a mettere in campo nei Servizi Sociali. 

Salvo Borrelli ha ricordato invece che la cooperazione sociale è uno stile di vita, da esplicare nell'ambito degli ultimi. Occorre dare continuità al tavolo con Comune ed estenderlo anche a livello provinciale. Ha concluso ricordando che i giovani possono trovare una risposta lavorativa e non solo nel mondo della cooperazione.

Il Segretario Generale della CGIL Ragusa Giovanni Avola, ha affermato che l'iniziativa  può essere letta come un investimento per fare il punto del welfare anche negli altri distretti della Provincia. Ha poi posto una questione: “c'è ancora bisogno dello Stato Sociale? Mario Dragi, governatore della BCE ha affermato che lo Stato Sociale è morto, ed è uno dei principali motivi della crisi, ciò è una grande falsità!” Non si può invece restare a guardare e subire la riduzione delle risorse, occorre quindi realizzare una grande iniziativa provinciale ed unitaria, basata su una proposta forte ed articolata su cui il Sindacato unitariamente si impegnerà già dalle prossime  settimane.

                                                                                                                              Nicola Colombo

Ragusa, 8 Marzo 2012                                                                               Responsabile cdl citta' di Ragusa