DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
28/01/2012 - FILLEA

Crisi edilizia. Le proposte delle confederazioni

 

E’ un bilancio di guerra, di numeri, di occasioni mancate, di rapporti con le controparti quello che stamani i segretari provinciali generali della Fillea-CGIL, Paolo Aquila, della Filca-Cisl, Luca Gintili e della Feneal Niccolò Spadaccino hanno tracciato, presente lo stato maggiore delle segreterie confederali del comparto, davanti alla stampa convocata stamani, nella sede della Cgil di Ragusa, per raccontare di un mancato rinnovo del contratto provinciale di comparto con un’ Ance che mentre solidarizza e condivide con il sindacato le  grandi battaglie sulle infrastrutture non firma, senza alcun motivo apparente e con un silenzio assordante, l’accordo sul contratto quale unico strumento di crescita e non solo salariale, di una crisi del settore edile che dal 2008 si è mangiato il 40% degli occupati perdendo 2000 posti di lavoro con le maggiori imprese ( manufatti, lapidei).

 Il comparto continua a chiedere mobilità e che presenta il conto licenziando diecine di unità per crisi di commesse, accade alla SICEP, alla Tidona Prefabbricati, alla CP System e altrove ancora; di un ritardo, inspiegabile, per la realizzazione di infrastrutture ( il lotto 6,7,8 dell’autostrada Siracusa-Gela, e la superstrada Ragusa- Catania) che finanziate e lì lì per andare in appalto: da sole valgono un’ occupazione di oltre 4500 unità tra diretto ed indotto per almeno cinque anni di lavoro. Senza dover dire dei fondi ex Insicem non ancora utilizzati e che sono lì fermi per essere reinvestiti.

Sul patrimonio di una crisi crescente le confederazioni sindacali di categoria fanno squadra e con  una coesione, mai vista prima d’ora, si preparano alla lotta: martedì 7 febbraio p.v. ci sarà un sit  permanente davanti alla sede dell’Ance per la firma del contratto ( 6% di aumento salariale, potenziamento di mensa e trasporti tra le altre cose) e il 18 febbraio programmano una dimostrazione farsa che se vista nella drammaticità del contesto ha un valore di serietà assai consistente.

La Fillea, la Filca e la Feneal si porteranno insieme ai lavoratori del comparto(occupati e disoccupati), i sindaci dei comuni interessati al terminal dell’autostrada Siracusa - Gela, ovvero a Rosolini per inaugurare, con una forbice che non riesce a  tagliare il nastro, i lotti 6,7 e 8 invisibili perché inesistenti. Una provocazione e un atto di accusa soprattutto alla politica, ai governi che su questo tema hanno troppo tergiversato: quasi quaranta anni.

L’analisi va al di là con gli enti locali in crisi, non si finanziano opere pubbliche importanti dal 2008, il settore privato che sente per primo la crisi economica finanziaria del Paese.

La Fillea, la Filca e la Feneal hanno comunque alzato il tiro e non difetteranno di vigilanza e monitoraggio delle situazioni spronando le istituzioni sulle stazioni appaltanti ( l’Urega è in crisi da mesi) sulla realizzazione di micro opere pubbliche e sulla messa in sicurezza dei cantieri utili a muovere il mercato e il settore.

“La situazione in atto, commentano Aquila, Gentile e Spadaccino, è di una gravità senza precedenti. Tutti insieme e con rinato vigore porteremo avanti la vertenza che i direttivi hanno insieme individuato con iniziative e proposte che tendono a rimuovere gli ostacoli che sino adesso hanno provocato questo stato di cose. Vi sono tutte le condizioni, reali e potenziali, per un rilancio del settore. Ci muoveremo nelle consapevolezza di poter dare un corso positivo alle nostre rivendicazioni.”

 

 

 

 

 

L’Ufficio Stampa