DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
16/08/2011 - FILLEA

Manovra e opere. No allo scippo della SR Gela e Porto

 

 

“ Con il taglio della manovra alla spesa della Regione Sicilia del 2012,  pari a 1,4 miliardi di euro, saltano i cofinanziamenti regionali per la Siracusa -Gela (lotti 6-7- e 8 tratta Rosolini - Modica) e per l'ampliamento e la messa in sicurezza del porto di Pozzallo.

Questo, come riportato dagli organi di stampa, prevede il decreto varato dal Consiglio dei Ministri il 12 agosto e che ora dovrà essere convertito in legge dal Parlamento.”

E’ quanto dichiarano congiuntamente Paolo Aquila, segretario generale della Fillea Cgil di Ragusa e Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa che commentano ancora:

“Nessuno allarmismo  da parte della Cgil ma  ci chiediamo: che facciamo?

 La Cgil non vuole distogliere nessuno dalle sacrosante ferie ma quando la casa brucia bisogna correre.

Noi lanciamo un appello alla deputazione  Nazionale e Regionale, al Presidente della Provincia e della Camera di Commercio, ai Sindaci e tutte le forze sociali e datoriali: da lunedì 22 agosto è necessario incontrarsi e tutti insieme mobilitarsi come sta avvenendo in altri parti del Paese. Non possono essere bruciati quasi 400 milioni di euro per queste altre due  grandi opere che, oltre a garantire per un quinquennio centinaia di posti di lavoro nell'edilizia e nel suo indotto, dovranno segnare il rilancio e lo sviluppo della nostra Provincia nell'ambito del sud-est siciliano, pena il nostro irreversibile declino e la nostra incontrovertibile marginalità.

Tra l'altro il progetto esecutivo dei lotti 6, 7 e 8 (importo 339 milioni  di euro tra fondi statali e europei) è sul tavolo Anas per l'ennesima e definitiva approvazione e consentire alla Regione di procedere immediatamente al bando di gara.

Siamo certi che prevarrà la forza sinergica di tutti, unico strumento per evitare l'ennesimo e il più grande scippo alla comunità iblea.

Ma noi crediamo sia anche un segnale di responsabilità e di maturità in un momento in cui, purtroppo, la credibilità e l'affidabilità della classe dirigente sono messe in discussione.”

 

L’ufficio Stampa