DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
20/06/2011 - UFFICIO STAMPA

Sciacallaggio sindacale.Il caso Quetzal di Modica

 

 

Da qualche settimana si assiste, nella città di Modica, ad una strana e patetica alleanza tra qualche sigla sindacale “autonoma” e non, ed esponenti politici sia pure di terza fila. Succede così che si è sindacalisti il lunedì, fiancheggiatori di rappresentanti politici il martedì in storiche conferenze-stampa, per ritornare il mercoledì ad indossare la doppia veste di politico e sindacalista e proporre mirabolanti soluzioni per il turismo, il commercio e la crescita della città.

Sia chiaro: ognuno è libero di fare il sindacalista, il politico, il politico-sindacalista ed il sindacalista-politico nel modo che ritiene opportuno e dovrà rendere conto solo a chi si sente di rappresentare magari in compagnia del nuovo associazionismo che, complice la recente battaglia referendaria, scopre le bellezze e le peculiarità del territorio della contea.

Il gioco è fin troppo scoperto: una chiara commistione di interessi aventi come obiettivo le elezioni amministrative del 2013. Tutto questo può suscitare scandalo? Assolutamente

 no … almeno per alcuni. Ciò che non può essere permesso è il travestimento per intervenire a gamba tesa e da sciacalli sulla pelle dei lavoratori licenziati com'è accaduto alla Quetzal. Come si fa ad utilizzare il dramma delle tre lavoratrici licenziate per puro e spregiudicato calcolo politico e sindacale? Per stare sulla stampa?

Capisco che fare il politico-sindacalista ed il sindacalista politico è difficile ma … un po' di rispetto per i più deboli è necessario.

Forse qualcuno dovrebbe smettere di indossare la doppia veste e, s'è capace, indossarne una sola. O forse né l'una né l'altra.

Occuparsidei drammi dei lavoratori è cosa troppo seria, non è compito di chicchessia.

 

 

                                         Giovanni Avola