DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
03/03/2011 - SPI

 Oggi festa delle donne e la crisi del welfare

 

Le donne dello Spi Cgil di Ragusa hanno festeggiato oggi, con anticipo rispetto alla data dell’8marzo, la festa della donna.

Nella sede dell’Auser a Ragusa, gremitissima di donne, pensionate ma anche uomini si è assistito ad un momento di riflessione sulla condizione della donna, quella anziana in particolare, nella società di oggi a Ragusa.

La relazione introduttiva di Giorgia Scivoletto ha illustrato un quadro di condizioni che continua a registrare delle retrocessioni sul piano e il riconoscimento di diritti elementari che minano la condizione delle donne, soprattutto quelle anziane e bisognevoli di cure e di assistenza, in una società dove i tagli ai servizi, per concretizzare risparmi,la difficoltà degli enti locali a fronteggiare, con scarse risorse umane e finanziarie, una forte domanda di assistenza rende le cose difficili al limite della sopravvivenza.

Da qui si è sviluppato un dibattito molto partecipato alla quale hanno contribuito la segretaria generale dello Spi di Ragusa, Roberta Malavasi che ha valutato l’assemblea di oggi una continuazione della manifestazione della donne a Ragusa dove al centro del dibattito sono stati posti la tutela di valori come al diritto ad una dignità, alla promozione sociale e civile della donna grazie ai suoi saperi, alle sue sensibilità e alla capacità di poter competere sul piano del lavoro con chiunque. Secondo la Malavasi centrale deve diventare, nel dibattito all’interno del sindacato ma soprattutto della politica, la questione legata alle politiche di genere, ai servizi sociali e all’assistenza agli anziani.

Il dibattito è stato poi chiuso da Giuseppina Rotella della segretaria regionale dello Spi e coordinatrice  delle donne dello Spi regionale che nella sostanza denuncia come una grande emergenza finanziaria sta colpendo i cardini del welfare state a detrimento di servizi che intaccano elementari diritti che sono quelli alla salute, al benessere che vengono sacrificati da una logica ragioneristica votata al rigore nella spesa e al risparmio che si traducono nei tagli e le cui conseguenze cadono sugli anziani e  sui pensionati e tra questi ovviamente su tante donne.

 

L’Ufficio Stampa