DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
02/12/2010 - UFFICIO STAMPA

Piano paesistico. Le proposte della CGIL

 

Sotto il nome di “indirizzi generali, ruolo, obiettivi, strategie e processo di valutazione” la CGIL stamani in conferenza stampa ha illustrato a Ragusa le quattordici riflessioni al Piano Paesistico che ha già inviato al Presidente della Regione,all’Assessore regionale dei Beni Culturali,al Presidente della provincia, alla Soprintendenza dei beni culturali di Ragusa, ai Sindaci della provincia, al Prefetto di Ragusa, alle Associazioni datoriali e professionali della provincia di Ragusa.

Il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, il segretario generale della Flai, Salvatore Carpintieri, Peppe Scifo, segretario della Cdl di Vittoria e Aurelio Mezzasalma responsabile del dipartimento delle politiche ambientali hanno illustrato i punti cardini di una proposta che ha un filosofia, come ha indicato Aurelio Mezzasalma, ben precisa: la tutela dell’ambiente e del territorio laddove è necessario ed indispensabile negando ogni forma di speculazione capace di distruggere il paesaggio ma dall’altra,ove sostenibile, rendere agibile un processo di sviluppo per la crescita dell’economia e dell’occupazione.

E su questa direttrice che la proposta (si allega al comunicato) snocciola riflessioni frutto di un tavolo tecnico dove accanto tecnici e sindacalisti hanno trovato le diverse sensibilità di ambientalisti.

“Avremmo voluto un piano paesistico regionale e non provinciale. Abbiamo rilevato nel piano adottato dalla Regione nell’agosto scorso una serie di gravi criticità che abbiamo, commenta Govanni Avola, affrontato e superato.”

Di revisione parla Salvatore Carpintieri e questo non consentirà al piano paesistico di essere pronto dentro i termini previsti per la stesura definitiva. Evidenti le disparità tra un territorio e l’altro senza che si segue un filone di intervento o meno coerente e comune.

Le dune, il paesaggio della nostra campagna con  le rive dei fiumi vanno tutelate e arricchite nel mentre non possono applicarsi norme dalla interpretazione restrittiva e che riguardano rilascio di concessioni o autorizzazioni,ora negate, esitate prima dell’approvazione del piano.

Riqualificare, sembra essere la parola d’ordine, perché un prodotto della terra di buona qualità deve svilupparsi in un contesto ambientale ben tutela e conservato come tutte le aree, come ha sottolineato Peppe Scifo, dove insistono le serre del vittoriese.

L’Ufficio Stampa