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13/11/2010 - UFFICIO STAMPA

F.P.CGIL. Stabilzzare i precari dell'Asp

 

L’inserimento nella pianta organica dell’Asp di Ragusa delle centonovanta unità, personale contrattista, sarà oggetto di un incontro che si terrà martedì 16 novembre p.v. alle ore 16.00 nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità alla presenza dell’Assessore regionale Michelangelo Russo e alla quale parteciperanno la F.P. Cgil regionale e i rappresentanti sindacali confederali provinciali e siciliani.

Questo è l’epilogo di una riunione tenutasi, stamani, nella sede della CGIL di Ragusa promossa dalla F.P. e dalla CGIL Confederale ( presenti il segretario generale della F.P Cgil di Ragusa, Aldo Mattisi, il responsabile del comparto sanità, Angelo Tabbì, il segretario confederale Salvatore Terranova e Giovanni Avola segretario generale dell’organizzazione) presenti i parlamentari regionali, Roberto Ammatuna, Pippo Di Giacomo,Orazio Ragusa, Riccardo Minardo,. L’on. Incardona ha inviato un suo emissario, Enzo Pelligra e l’on. Innocenzo Leontini impegnato in altra riunione ha comunicato il suo appoggio all’iniziativa.

L’obiettivo della riunione, presenti nel saloncino i lavoratori interessati, quello di determinare le condizioni di stabilità per questo personale atteso che l’assessorato regionale al lavoro garantisce da tempo la spesa storica, circa sei milioni di euro su base annua, ma non è stato inserito nella pianta organica dell’Asp.

Concretamente la CGIL consegnerà alla rappresentanza parlamentare ragusana una mozione di indirizzo perché possa essere sottoscritta da tutti i parlamentari presenti all’Ars nella quale si impegna il Governo della Regione a stabilizzare le centonovanta unità attraverso la rimodulazione della nuova pianta organica dell’Asp.

“Siamo fortemente impegnati-commentano Giovanni Avola e Aldo Mattisi- nell’affrontare un problema complesso ma che deve essere portato a soluzione in quanto ne sussistono le condizioni e le premesse sia in fatto che in diritto. Non si può lasciare nella totale incertezza questo personale dopo che per anni ha svolto il proprio lavoro nel comparto senza che oggi gli si venga riconosciuto un diritto sulla base di una legittima aspettativa.”

L’Ufficio Stampa