DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
06/11/2010 - UFFICIO STAMPA

Pulizieri scuola . Filcams,Fisascat e Uiltucs in campo 

 

E’ fortemente a rischio l’occupazione di trentacinque operatori delle pulizie della scuola, che già operano in stato di precarietà e che il taglio del 25%,dovuto alla diminuzione del servizio di pulizia nei plessi scolastici, (i cosiddetti  operatori degli appalti storici)  rende incerto il loro futuro.

 La Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e Uiltucs Uil nei giorni scorsi, con i propri rappresentanti, hanno incontrato il dirigente provinciale dell’istruzione,Cataldo Di Nolfo al quale è stata rappresentata la difficile situazione che pone problemi ai lavoratori e alle loro famiglie.

Il dirigente Di Nolfo si è attivato inviando una nota alla Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale e all’Assessore regionale dell’istruzione e della formazione professionale, Mario Centorrino.

Nella missiva egli esprimeildisagio esistente, anche con riferimento alla diminuzione dei 78 collaboratori scolastici registratasi nella provincia di Ragusa.

L’ ufficio,peraltro, riceve proteste dei dirigenti scolastici, scrive il dirigente Di Nolfo, perché molti collaboratori scolastici beneficiano della legge 104 e, pertanto, non svolgono servizio attivo, inficiando la loro mansione di addetti alla vigilanza e alla sicurezza degli edifici scolastici, con ricaduta negativa sull’igiene dei locali scolastici.

“Noi stiamo spingendo con le nostre strutture nazionali, dichiara Salvatore Tavolino segretario generale della Filcmas CGIL di Ragusa, per un loro coinvolgimento in questa delicata situazione. Abbiamo dichiarato unitariamente con Fisascat e Uiltucs lo stato di agitazione della categoria e si stanno avviando diverse iniziative. A Ragusa tenteremo di investire la deputazione regionale e nazionale per sostenere la nostra causa che in modo diretto ed indiretto colpisce più di cento persone. Speriamo anche in una presa di posizione urgente della Regione Siciliana perché possa rendere possibile un eventualeintervento suppletivo alle disposizioni statali restrittive.”

 

L’ufficio Stampa