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29/09/2010 - UFFICIO STAMPA

F.P. Sicilia. Chiesto incontro Governo Regione

Non c'è tempo da perdere: chiediamo da subito un incontro agli assessori alla Funzione Pubblica, al Lavoro e al Bilancio per definire le vertenze del personale rimaste aperte e il nodo del maxi trasloco degli uffici più volte annunciato e rimasto finora lettera morta”.

Lo dichiarano Michele Palazzotto segretario generale di Fp Cgil Sicilia ed  Enzo Abbinanti, segretario regionale Fp Cgil con la delega alle Autonomie Locali e alla Regione, all'indomani della presentazione del quarto governo Lombardo all'Ars e dell'assegnazione delle deleghe agli assessori.

“Il fatto che l'assessore Chinnici sia stata confermata alla Funzione Pubblica e Autonomie Locali può garantire una continuità rispetto alle questioni già avviate e consideriamo positivamente la sua apertura rispetto alla nostra rivendicazione di avviare la stabilizzazione dei precari regionali; tuttavia – aggiungono Palazzotto e Abbinanti - restano irrisolte molte questioni che riguardano il personale a partire dalla definizione del contratto di lavoro scaduto da tre anni e delle politiche di valorizzazione attraverso forme di incentivazione professionali ed economiche.

Al nuovo assessore al Lavoro Andrea Piraino – continuano i due rappresentanti sindacali - chiediamo di riprendere senza indugio il confronto per la stabilizzazione dei precari delle amministrazioni locali che, già avviato con il suo predecessore, non ha ancora portato agli esiti sperati e richiede un impegno forte sul fronte legislativo e con il governo nazionale per chiudere definitivamente la partita del precariato ed aprire una nuova prospettiva per le amministrazioni pubbliche”.

Infine Palazzotto e Abbinanti chiedono un incontro anche al neo assessore all'Economia Armao “per verificare – dicono - quanto sta accadendo in ordine al trasloco degli uffici della Regione così come definito dal progetto della Spi che ancora non ci è dato conoscere e del quale ancora non si conoscono gli esiti: non vorremmo che quello che era stato presentato come un piano di risparmio per la Regione si trasformi, fra lungaggini e rinvii, in un'operazione che moltiplica i costi e rischia di continuare a mantenere la paralisi di cui sta soffrendo da troppo tempo la Regione”.