DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
21/01/2010 - UFFICIO STAMPA
Gestione pubblica dell’acqua e no al nucleare

Il segretario Avola: “Due esiti che la CGIL condivide”

 

“La Cgil è fortemente impegnata a sostenere un’azione di supporto e di coordinamento con associazioni e partiti politici per continuare, in perfetta linea e con coerenza, nell’azione di sostenere la necessità di una gestione pubblica dell’acqua ed è pronta a confrontarsi con la Provincia Regionale di Ragusa e la Conferenza dei Sindaci, perché si possano concretizzare gli atti necessari a dare una soluzione giuridicamente solida e definitiva alla questione.”

E’ quanto dichiarato, stamani, dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola, a margine del dibattito a distanza apertosi alla notizia del rigetto, da parte del Tar di Catania, della istanza cautelare proposta dalla società Acoset che aveva partecipato alla gara per la individuazione del socio di minoranza della società mista alla quale doveva essere affidato il servizio idrico.

“La lotta e la legittima rivendicazione di una gestione pubblica del bene acqua, commenta ancora Avola, appartiene al patrimonio acquisito della CGIL di Ragusa che negli anni ha avuto non solo la capacità di percepire la pericolosità sociale di una gestione privata del servizio idrico a danno delle comunità ma ha denunciato, con la raccolta di firme depositate alla Provincia regionale di Ragusa e la mobilitazione pubblica questo stato di cose.

Siamo pronti a ripartire prendendo atto del nuovo contesto che si è determinato per rendere agevole una soluzione che vada nella direzione di una gestione pubblica di un bene essenziale e prezioso per la vita come appunto l’acqua” .

La CGIL di Ragusa ha, intanto, preso atto con soddisfazione che l’Assemblea regionale siciliana, nella seduta di ieri ha votato un ordine del giorno, con i voti di maggioranza e minoranza, con il quale si dice no alle centrali nucleari nell’isola.

“ Una decisione saggia che condividiamo in toto, afferma Giovanni Avola, per preservare l’ambiente e la vocazione turistica siciliana e ragusana in particolare.”