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DETTAGLIO EVENTI IN CANTIERE
25/10/2014 - UFFICIO STAMPA

Trecento partecipanti della Cgil di Ragusa alla manifestazione di Roma

Trecento partecipanti della Cgil di Ragusa alla manifestazione di Roma Avola: “Cambiare le riforme che tolgono diritti e creano disoccupazione” Hanno attraversato, insieme al milione di presenze, le vie di Roma i circa trecento partecipanti della Cgil di Ragusa che hanno aderto alla manifestazione nazionale tenutasi stamattina a Roma e conclusasi in Piazza San Giovanni con il comizio del segretario nazionale della Cgil, Susanna Camuso. “Lavoro, dignità, uguaglianza” alla base della contrapposizione alla la riforma del lavoro ( jobs act) decisa dal Governo che va tutta in detrimento dei diritti acquisiti dai lavoratori. Dalla provincia di Ragusa sono partiti ieri alla volta della capitale, quattro pullman e molti altri partecipanti hanno raggiunto la capitale con mezzi propri. “La cosa che mi ha più impressionato, commenta Giovanni Avola segretario generale della Cgil di Ragusa, la presenza di tantissimi giovani: precari, disoccupati, sotto occupati. Questo è il segno di una ribellione che chiama in causa i limiti di riforme, a cominciare da quella del lavoro che toglie diritti, annulla le aspettative di giovani generazioni, soprattutto donne, che si allontanano sempre di più dal mondo del lavoro. I numeri che evidenziano questa crisi in Sicilia e in provincia di Ragusa sono molto eloquenti. Fa rabbia e tristezza a vedere che solo un pezzo della sinistra condivide la causa e la lotta che stiamo portando avanti. Noi rimarremo al nostro posto con la fermezza e la coerenza che ci impone la nostra storia e il nostro ruolo, avendo a riferimento la tutela dei diritti dei lavoratori soprattutto dei giovani disoccupati e dei precari”. L’ufficio Stampa

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03/03/2012 - UFFICIO STAMPA

manifestazione regionale del 1 Marzo

Per la prima volta in Sicilia sindacati ed imprenditori sono scesi insieme in piazza dando luogo ad una straordinaria manifestazione dove c'è stato un fondersi di bandiere e di sigle senza tensioni e senza slogan sensazionali.

È stato solo concretizzata la piattaforma rivendicativa per il governo regionale e nazionale.

Un piano per il lavoro, il credito e politiche per l'occupazione giovanile;

sblocco delle infrastrutture, di tutte le opere pubbliche cantierabili e dei fondi europei;

nuove scelte per l'agricoltura  e sostegno alle imprese nel quadro di una nuova legalità.

Dunque la proposta del tavolo per il lavoro e lo sviluppo , elaborata in provincia di Ragusa e che ha dato luogo alla nostra grande manifestazione del 14 Gennaio, è diventata regionale.

Una straordinaria intuizione del sindacato e dell'imprenditoria iblei che varca i confini della nostra provincia e che reclama il cambiamento come strumento per sottrarre l'intera regione dal baratro.

Occorre innanzi tutto ridisegnare un sistema economico trasparente, sganciato dall'appartenenza partitica, non soffocato dall'inefficienza della pubblica amministrazione ed imperniato sulle tutele lavorative e sul mercato.

Adesso la parola passa al governo ed alla politica.

La Cgilcon grande determinazione ha da sempre creduto nella necessita di una reale intesa tra sindacato e mondo produttivo e, a Ragusa, nel suo ultimo congresso ( Marzo 2010 ), ha per prima lanciato il “ PATTO PER LO SVILUPPO IBLEO “: un accordo eccezionale in una fase eccezionale volto al rilancio e allo sviluppo della nostra provincia. La nostra proposta si è rivelata strategica ed oggi è l'unica possibile e la sola che c'è in campo.

Altro che forze d'urto e spallate: qui c'è bisogno dello sforzo e della sinergia di tutti per chiamare alla loro responsabilità tutti: istituzione e politica.

 

Il Segretario Generale                                                                                                                     Giovanni Avola

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27/02/2012 - UFFICIO STAMPA

La FLC presenta le liste per il rinnovo delle RSU

Ricostruire l’Italia partendo dalla scuola

La FLC presenta le liste per il rinnovo delle RSU

 

Sotto lo slogan di “Ricostruiamo l’Italia” ieri sera la FLC di Ragusa ha presentato le liste dei candidati alle elezioni RSU, sono 276  in rappresentanza di 78 scuole della provincia, che si terranno il 5-6-7- marzo.

C’è una forte esigenza che non è solo del sindacato ma che sale dalla nazione intera che è quella di avere una scuola pubblica moderna, efficiente, in gradi di competere con l’Europa e questo può essere possibile-lo hanno declinato in tutti i modi i relatori- se non si investe nella scuola. Il taglio in tre anni, di otto miliardi di euro, operato dal Governo Berlusconi ha nei fatti negativamente condizionato i percorsi formativi delle giovani generazioni umiliando il corpo docente.

La FLCha contrastato il decreto Brunetta, come è stato detto dal segretario generale regionale Giusto Scozzaro, che riduce i diritti contrattuali e il salario durante le assenze per malattia, impone una classifica dei lavoratori su cui determinare il salario accessorio e introduce norme autoritarie ed illegittime sulle sanzioni disciplinari. Le RSU sono un voto importante. In Italia sono impegnati per il rinnovo dei quadri nella FLC e nella Funzione Pubblica tre milioni e mezzo di persone.

Salvatore Brullo, segretario generale della FLC di Ragusa, ribadisce che l’importante e consolidata realtà scolastica ragusana va supportata in termini di migliori standard qualitativi da un sindacato che si impegna a portare avanti le linee di riforma del mondo della scuola e che riguardano gli aspetti normativi e anche quelli economici. Investire nella scuola significa dare giusto merito e riconoscimento a quanti nella scuola ogni giorno si impegnano a formare le nuove generazioni.

Giovanni Avola ritiene fondamentale che la CGIL di Ragusa confermi in provincia il primato di un sindacato fortemente rappresentativo di donne e di uomini, e la formazione delle liste stanno lì a dimostrarlo, che ha conosciute forti momenti di crescita di consenso sapendo costruire una classe dirigente sindacale che ancora oggi rimane punto di riferimento certo per le rivendicazioni del corpo docente e del personale ATA.

Tanto c’è da fare e da lavorare e la qualità delle liste sono la dimostrazione di come la FLC intende operare su un terreno della innovazione, della modernità per una scuola più efficiente e funzionale. Le RSU sono una cosa seria perché è un organismo che non tiene conto delle parti; ma esse sono strumenti diretti di rappresentanza dei lavoratori che decidono assieme alle controparti condizioni importanti sul riconoscimento dei diritti.

Ha infine annunciato di dedicare l’affermazione delle RSU ( lo spoglio si terrà l’8 marzo) alle donne nel giorno della loro festa.

I lavori sono stati chiusi dal segretario nazionale della FLC Maurizio Lembo che ritiene

la FLCnon ha firmato l’accordo sul pubblico impiego, non ha sottoscritto accordi peggiorativi per le retribuzioni dei lavoratori. Si è battuta contro l’eliminazione degli scatti di anzianità ottenendone il ripristino nel 2010.

La verità è che il Governo del Paese deve cominciare ad investire nella scuola perché il primo processo di ricostruzione di una nazione civile e democratica nasce proprio laddove si formano le future generazioni. Il dato del peso delle donne nelle liste RSU ( sono il 65% nella FLC)  vale la dedica,l’8 marzo, di una vittoria finale al loro impegno e alla loro sensibilità.

 

Ragusa, lì 25 febbraio 2012                                                                       L’Ufficio Stampa

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23/02/2012 - UFFICIO STAMPA

Inaugurazione del lotto Rosolini - Modica

Festosa e farsesca la inaugurazione del lotto Rosolini - Modica

I Sindacati protestano con una cerimonia simbolica. Entro il mese qualcosa accadrà

 

Non è stata una cosa vera ma la provocazione di una falsa inaugurazione ha avuto tutti i crismi di una   protesta civile, composta, allegra, scanzonata con un fuori programma che ha allietato la simbolica cerimonia dell’apertura del tratto autostradale Rosolini -  Modica.

 E della cerimonia c’era tutto. Anche un filo da tagliare con tanto di bandierine tricolori appese. La forbice non ce l’ha fatta a reciderlo perché di acciaio. Duro e resistente come la non volontà di chi deve decidere lo sblocco amministrativo che porta alla gara di appalto dei tre lotti che da Rosolini giungono sino a Modica in testa la Comunità Europea e in secondo ordine l’Anas.

Nutrita la presenza dei vertici sindacali. Dalla Fillea CGIL ( Franco Tarantino segretario generale regionale, Paolo Aquila segretario generale della provincia di Ragusa –che ha parlato per conto di Filca Cisl e Feneal Uil provinciali,) dalla Feneal UIL con Emilio Correale, segretario nazionale e Nicola Spadaccino segretario generale provinciale,  Domenico Pesenti, segretario generale nazionale della Filca Cisl e Luca Gintili segretario generale provinciale- presenti anche i vertici regionali della Filca Cisl e della Feneal UIL-.

Pesenti ha chiuso  gli interventi di rito dando un respiro nazionale alla necessità di appaltare   le incompiute sparse sul territorio nazionale.

E poi i sindaci di Rosolini, Ispica, Pozzallo e Modica, i segretari generali della provincia di Ragusa di CGIL  (Giovanni Avola) di Cisl (Enzo Romeo) e UIL ( Giorgio Bandiera), il parlamentare regionale del PD Roberto Ammatuna  e  tanti operai occupati e disoccupati del comparto edile che hanno avuto la loro voce sul palco con l’intervento di Antonino Occhipinti, dipendente della ICM di Scicli che reclama diritti, legalità e democrazia.

Il fuori programma il discorso dell’onorevole Benedetto Scazzapoti ( interpretato dall’attore Vittorio Rubino) arrivato con spider rossa con a bordo Missi Sicilia 2012 che ha fatto il suo comizio parafrasando il Cetto La Qualunque in chiave siciliana sparando battute a destra e manca con il refrain del “cchiù pilu ppi tutti”.

La questione dell’appalto autostradale rimane sinora integra. Dagli interventi emergono i tempi e le fasi operative di un appalto che prevedono il bollino della CE, la rimessa in disponibilità delle somme della Regione e dell’Europa e in ultima la nota lentezza burocratica dell’Anas, colpevole secondo il sindacato di aver perso tempo prezioso nella fase di approvazione del progetto, che dovrà formalizzare la gara di appalto.

Dalla Fillea,Filca e Feneal s’ è alzato un movimento forte e coeso che passerà presto dalla provocazione ad altre azioni utili a determinare quel movimento di opinione necessario per fare sì che l’opera venga fruita nel minor tempo possibile, per due ordini di motivi: occupazionale ( l’emorragia dei posti perduti ha numeri da record in Sicilia) e finanziari. L’opera infatti dovrò iniziare ben prima del 2015 data entro la quale l’Europa manterrà fermo il finanziamento.

La fase di sviluppo, lavoro che produce altro lavoro e ricchezza al territorio, passa attraverso questa infrastruttura attesa da quaranta anni e che da la cifra di come lo Stato ha rivolto lo sguardo  affettuoso  alle regioni del nord e con disinteresse a quelle del Sud.

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23/02/2012 - UFFICIO STAMPA

Attivo Provinciale del 17-02-2012

Al direttivo provinciale. Il Piano del lavoro unisce il cartello sindacati e le forze datoriali

La CGILdibatte le misure del governo Monti e prepara una manifestazione regionale

 

Il piano del lavoro in Sicilia che vuole dire occupazione, soprattutto giovanile, infrastrutture, un welfare che sia pari a quello delle altre regioni d’Italia e la rimozione del patto di stabilità che ingessa i comuni nello sviluppo del territorio, sono le basi rivendicative della manifestazione regionale che si terrà a Palermo giovedì 1 marzo promossa da CGIL,CISL,UIL e dalle associazioni datoriali siciliane. Un po’ la ripetezione della manifestazione del 14 gennaio u.s. svoltasi a Ragusa per l’occupazione e il lavoro.

Mariella Maggio, segretaria regionale della CGIL siciliana, questo appello ha lanciato al direttivo provinciale riunitosi ieri pomeriggio nella sede dell’Auser a Ragusa e nel corso del quale ha fatto una disamina asciutta ma efficace dei provvedimenti del Governo Monti e dello svilupparsi del dibattito sul tavolo dove è in discussione la riforma del lavoro.

Trancianti i suoi giudizi per un governo, che è politico come il precedente, che difende i poteri forti perché condizionato da un parlamento a maggioranza di centro destra. Sui giovani, ha detto la Maggio, Monti sbaglia: né mammoni,né amano il posto fisso: ce ne sono 125 mila emigrati all’estero e di questi 18 mila sono laureati. La verità è che l’Italia non gli ha mai dato un lavoro. Il 2012 sarà un anno terribilis e insostenibile per molte categorie di persone. Per i pensionati, per i disoccupati.

La CGILpunta molto sulle risorse che provengono dalla lotta all’evasione fiscale che deve avere però un indirizzo certo: la equa ridistribuzione sul reddito degli italiani.

Non marginali le questioni siciliane che si richiamano al recupero di una sistema viario come quello della ferrovia utile a movimentare, soprattutto in provincia di Ragusa, persone e merci.

Tutte le forze del sistema social si muovono in un ambito di unità e parlano lo stesso linguaggio. Finite le risorse nessuno potrà accampare diritti esclusivi per  persone o categorie. Il piano del lavoro diventa, in questa ottica, strada obbligata per uscire dalla crisi.

Sulle RSU la Maggio ha lanciato il suo messaggio. La CGIL, nella FLC e nella FP ( si vota dal 5 al 7 marzo per il rinnovo delle rappresentane sindacali unitarie), deve lavorare per un suo riconoscimento che sia ben visibile in tema di coerenza di linea politica che vuole dire anche la possibilità di scelta di quei candidati che sono adeguati a poter affrontare questo contesto di crisi economica che è anche sociale e di sviluppo.

La riunione del diretti vo della CGIL si è aperta con un’ampia relazione di Enzo Campioni, segretario dello Spi Cgil di Modica, che ha illustrato, in modo articolato e puntuale, le misure adottate dal governo sui temi che sono  al centro del dibattito del sindacato: tassazione,politiche di sviluppo, misure anti crisi e welfare.

I lavori sono stati presieduti dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola.

L’ufficio Stampa

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14/01/2012 - UFFICIO STAMPA

Insieme per lo sviluppo

“Quella di  stamani a Ragusa è stata una prova di grande civiltà e un esempio alto di democrazia.

Migliaia di persone rappresentanti di espressioni produttive e sociali di questo territorio hanno dimostrato coesione e determinazione nel porre in essere tutte quelle condizioni utili per superare la crisi. E’ una crisi di lavoro, di produzione e di impresa che rischia non solo di rapinarci il presente ma di negarci il futuro. Lo Stato e La Regione,lo abbiamo detto al Prefetto di Ragusa, devono ascoltarci. Non vogliamo migliori condizioni rispetto ad altri territori più fortunati. Noi invochiamo pari dignità e quindi parità di opportunità  in tema di infrastrutture, delle reti e dei servizi strumenti necessari per avviare lo sviluppo e rendere concreto quelle enormi potenzialità di cui questa provincia dotata”

Questo è il commento di Giovanni Avola, alla conclusione della manifestazione “Tutti insieme per il rilancio ibleo” promosso dal Tavolo Provinciale dello Sviluppo e del Lavoro di Ragusa e che ha visto la presenza di tremila persone, massiccia la presenza dei dirigenti e degli iscritti alla CGIL; lungo le vie del capoluogo e con concentramento in Piazza San Giovanni.

“Abbiamo riaperto un capitolo antico, quello della Vertenza Ragusa, e oggi lo stiamo rivivendo, continua Giovanni Avola, con uguale vigore e maggiore consapevolezza. Quella di oggi è stata l’apertura di un percorso che dovrà, insieme a  tutte le sigle presenti stamani, portarci fuori dal tunnel. Abbiamo le carte in regola per reclamare e rivendicare opportunità di rilancio economico e produttivo. Lo faremo con la dignità e con la fermezza di chi ha una grande storia di lavoro e di impresa alle spalle e guarda con apprensione alle giovani generazioni iblee a cui abbiamo l’obbligo  di consegnare una via di speranza e un futuro più sereno ”.

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07/09/2011 - UFFICIO STAMPA

Sciopero generale 6 settembre 2011 Ragusa

 

Sciopero generale.La manifestazione di Ragusa

 

 

Come in cento città italiane, anche a Ragusa domani si terrà lo sciopero generale indetto dalla CGIL contro la manovra finanziaria del Governo.

La manifestazione avrà la seguente articolazione: ore 9,00 concentramento dei partecipanti a Piazza Cappuccini RG quindi il corteo da P.zza Cappuccini percorrerà Ponte S. Vito a Via Mario Rapisardi e sino al Palazzo di Governo sede della Prefettura di Ragusa dove si terrà il sit-in.

Una delegazione sarà ricevuta dal Prefetto, Gagliostro alle ore 10,15.

Sarà presente alla manifestazione Elvira Morana, segretaria regionale della CGIL Sicilia.

La manovra del governo,secondo Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa, è  “iniqua” e “affosserà’ ancora’ di più’ l’isola e questa provincia e il Paese facendo pagare i costi della crisi solo a lavoratori e pensionati”. C’è una “persecuzione dei pubblici dipendenti, che rappresentano lo zoccolo duro del lavoro in Sicilia e in provincia di Ragusa, una mazzata per  pensionati e donne anche attraverso i tagli agli enti locali che a loro volta saranno costretti a ridurre i servizi sociali, di disgregazione dell’apparato produttivo per i mancati investimenti e dei diritti per le deroghe che si cerca di introdurre con l’articolo 8, in barba all’accordo del 28 giugno”. E ancora, di “buco nero” degli investimenti con “i Fas che, a conti fatti, nel 2012 saranno spendibili solo per il 10%”.

Per la manifestazione di domani sono previsti l’arrivo di pullmanda Vittoria, Modica e Santa Croce.

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06/05/2011 - UFFICIO STAMPA

sciopero 6 maggio lavoro e futuro ai giovani

Ritrovare la dignità della persona e del lavoro con il sindacato che deve marcare la scelta della strada in mezzo alla gente e del confronto sulle drammatiche questioni del reddito, dell’occupazione soprattutto giovanile e per il superamento di una precarietà che è il vero cancro della società italiana e siciliana in particolare. Oggi ci si ritrova a fare i conti con una questione morale che non può essere fronteggiata solo dalla magistratura ma da una seria e rigorosa azione politica rivolta all’interesse comune a partire dai più deboli e dai più bisognosi.
Nelle parole di Antonio Riolo, segretario regionale della CGIL, che ha chiuso la manifestazione dello sciopero generale in Piazza Cappuccini a Ragusa, si sintetizza il senso della iniziativa messa in campo dalla CGIL di Ragusa in sintonia con altre cento piazze italiane, dove il più grande sindacato italiano ha inteso denunciare, con lo sciopero generale, lo stato di grande crisi che attraversa il Paese: dalla crescita, al fisco, dall’università alla ricerca, dalla sanità e al welfare, a una serie e sostenibile politica dell’accoglienza e di cittadinanza attiva dei migranti.
Ad aprire il corteo, circa 1500 persone si sono radunate in Piazza Cappuccini, i ragazzi delle rete e dell’unione degli studenti, poi quelli della funzione pubblica, con una forte rappresentanza di precari delle cooperative sociali e dell’ASP, della FLC, della Filctem, della Fiom, dei pensionati dello SPI, della Fillea e della Flai, la Filcams, la Fisac  e poi le Camere del Lavoro della provincia con i dirigenti in testa.
Presenti i dirigenti della sinistra dal PD, al SEL, alla FED e l’IDV. Poi, ancora, i rappresentanti il Forum dell’Acqua e dell’associazione Libera.
Hanno attraversato le vie della Città, colorandole di bandiere accompagnando il percorso con slogan contro il Governo e Berlusconi e l’immancabile tiro a segno contro la Gelmini, sino a fare ritorno in Piazza Cappuccini dove hanno parlato Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa, che ha invitato l’unità dei lavoratori richiamando CISL e UIL a stare insieme alla CGIL sui temi di fondo in cui ci si trova d’accordo: Fisco, Piano per il lavoro e politica dei redditi.
Sul fronte locale ha rimarcato come la CGIL di Ragusa è per la difesa sulla legge su Ibla, frutto di una scelta politica intelligente che va preservata e recuperata non solo al patrimonio tardo barocco ma anche alla forza lavoro.
Necessario voltare pagina per garantire giustizia sociale e lavoro contro un Governo nazionale sordo e impegnato a distruggere diritti e legittime aspettative dei lavoratori.
Poi sul palco si sono alternati lavoratori  del precariato sociale che si battono contro le loro incertezze e per un salario dignitoso e malgrado tutto continuano a lavorare, con stipendi arretrati, con professionalità, quelli del Forum dell’Acqua che puntano alla difesa dei referendum e contro le politiche del Governo che cerca di delegittimare l’iniziativa referendaria per scoraggiare la partecipazione al voto. Sviluppo delle imprese e difesa dei posti di lavoro il tema trattato dalla Filctem nel mentre Michele Palazzotto, segretario regionale della FP CGIL denuncia il fenomeno allarmante dei trenta mila giovani che abbandonano la Sicilia per cercare lavoro altrove e un giusto riconoscimento professionale.
La responsabilità è del Governo regionale che non fa una politica di rigore nel mentre quello nazionale compie manovre a favore delle privatizzazioni e contro la realtà pubblica soprattutto quelle delle amministrazioni.
Immigrazione, giovani e il loro futuro, politiche di rigore al centro del comizio finale di Antonio Riolo. L’esperienza di Lampedusa pone centrale la questione della politica dell’accoglienza che non è fronteggiabile esasperando il tasto della clandestinità, peraltro condannata dall’Unione Europea e ha auspicato una vera politica del rigore, parlando della finanziaria regionale, che non si fa impegnando duecento milioni di euro per il mantenimento dell’ARS.  Ai giovani, infine, ha fornito un consiglio: “prendetevi la storia della CGIL e appropriatevi dello Statuto dei lavoratori e su questi costruite il vostro futuro.
 

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01/05/2011 - UFFICIO STAMPA
festa del 1 maggio a marsala
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